Questo assetto della circolazione atmosferica – che in questi giorni sta volgendo al cambiamento – ha interessato l’Europa meridionale praticamente a partire dal mese di maggio, subendo solo un paio di brevi interruzioni. L’effetto combinato dell’intenso soleggiamento e della dinamica subsidente dei moti verticali discendenti, che comprimono l’aria verso il suolo, ha generato un sensibile aumento delle temperature in una massa d’aria già di per sé calda essendo di origine sahariana. Questa configurazione è la causa prevalente delle onde di calore persistenti e delle elevate temperature del mese appena trascorso, in alcuni casi con massime superiori ai 40°C registrate anche dalle stazioni meteorologiche dell’Aeronautica Militare.
Tali onde di calore sono risultate evidenti anche negli strati superiori dell’atmosfera, tanto da spingere la temperatura di 0°C (Zero Termico) ad altitudini inusualmente elevate. Queste informazioni derivano dalle misurazioni dei parametri meteorologici in quota effettuate con i radiosondaggi.
Le stazioni del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare che fanno misurazioni di questo tipo sono dislocate presso gli aeroporti di Cameri (Novara), Rivolto (Udine), Pratica di Mare (Roma), Galatina (Lecce), Trapani, Decimomannu (Cagliari). Sono stazioni la cui attività di misurazione avviene in modalità totalmente automatica. Il complesso di misura, che dispone di un sistema di controllo telematico accentrato, lancia un pallone sonda con agganciata la strumentazione (radiosonda) adibita alla misurazione dei parametri atmosferici – pressione, umidità e temperatura - durante la sua salita e alla trasmissione dei dati rilevati verso la stazione al suolo; un localizzatore GPS a bordo della sonda, completa l’informazione con i dati di posizionamento per consentire anche il rilevamento della direzione e intensità del vento. Il lancio avviene simultaneamente su tutte le stazioni due volte al giorno, alle ore 00UTC (ore 02 locali) e alle ore 12UTC (ore 14 locali).