Benché la storia della meteorologia operativa in Italia abbia avuto inizio più di mezzo secolo prima, Il Regio Decreto n° 3165 del 30 Dicembre 1923 "
Riordinamento dei Servizi di Meteorologia e Geofisica" (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n°36 del 12 febbraio 1924) sancì una riorganizzazione delle articolazioni centrali e territoriali di settore al tempo esistenti, per la prima volta sotto l'egida della neonata Regia Aeronautica, costituita quale Forza Armata indipendente alcuni mesi prima, il 28 Marzo dello stesso anno. E' in virtù del predetto decreto che al giorno d'oggi sul simbolo del Servizio Meteorologico della Aeronautica Militare compare l'anno 1923.
Da allora l'assetto meteorologico della Arma Azzurra rappresenta una componente di riferimento in seno all'organizzazione ed in generale per il Sistema Paese, fornendo il supporto necessario alle attività di volo operative ed esercitative, con compiti di assistenza alla navigazione aerea militare e civile, rappresentando la Nazione nelle principali organizzazioni internazionali di settore, ponendosi quale istituzione di riferimento per le organizzazioni militari e civili dello Stato e, in generale, per le generazioni che si sono succedute in un secolo di storia.
Numerosi ed in alcuni casi notevoli sono stati i cambiamenti e le configurazioni assunte nel corso di questi cento anni dalle componenti del Servizio Meteorologico dedite alla osservazione ed alla previsione meteorologica in relazione ai compiti assegnati.
Dagli albori ai giorni nostri le competenze e le capacità d'azione si sono via via estese, al passo con le conoscenze scientifiche, le evoluzioni tecnologiche e di strumentazione, le esperienze maturate. Le basiche osservazioni dei principali parametri meteorologici sono state affiancate dalle osservazioni in quota mediante l'utilizzo di palloni-sonda, dal consolidamento e la standardizzazione delle reti di rilevazione meteorologica convenzionali e speciali terrestri, in atmosfera e da satellite, dalla capacità di raccogliere, elaborare ed interpretare mole di dati provenienti da fonti di rilevazione sempre più numerose e crescenti. Si sono poi aggiunte la generazione di modelli matematici per le previsioni a breve, medio e lungo termine, tramite l'ausilio di calcolatori elettronici - ora veri e propri super computer - asserviti allo scopo, che hanno consentito di aumentare la capacità di elaborazioni statistico-climatologiche, e di utilizzare le risorse informatiche allo stato dell'arte per la disseminazione e la visualizzazione dei contenuti di meteorologia sui dispositivi tecnologici a disposizione degli specialisti e dei comuni cittadini. Ultima, ma non meno importante, la capacità recentemente acquisita nello studio degli effetti dell'attività solare sui sistemi tecnologici, la cosiddetta meteorologia spaziale o space weather. Nel frattempo si sono consolidate, diventando ormai pluridecennali, le collaborazioni con i principali mezzi di informazione per la divulgazione quotidiana in audio e video delle informazioni inerenti lo stato del tempo.
Da allora Il Servizio Meteorologico è un'entità strutturale a continuo supporto delle componenti operative, logistiche e addestrative dell'Aeronautica Militare, degli assetti operativi della Difesa e della NATO, restando al contempo al servizio delle attività produttive del Paese e della comunità nazionale.